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al testo di Antonello Polisena
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la vita è piena di bugie le parole volano urlano di dolore la tastiera del computer gronda sangue amori finiti male notti passate a guardare il soffitto cercando di allontanare il seducente pensiero del suicidio bottiglie di vino vuote sigari scadenti amicizie finite peggio che giorno sarà? il sapore amaro del post-sbornia in bocca fumo di sigaretta simile a nebbia fitta mattutina sparse qua e la calze con smagliature grosse come cocomeri della puttana venuta la sera prima vita che scivola cade a pezzi mentre il verme scovato dentro questa ciliegia continua come se nessuno lo stesse osservando a rosicchiare e succhiare succhiare e mangiare senza sosta senza pietà con l’unico scopo di arrivare al nocciolo unico superstite di una guerra vecchia come il mondo e mentre sono qui a riflettere su questo il cane piange il caffè straripa dalla macchinetta e le mutande girano vorticosamente dentro la lavatrice in un frastuono di suoni simile ad una poesia che non verrà mai scritta …. |
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